Imparare lo slang – Le contrazioni informali in inglese parte terza (gotcha, watcha etc)

Alcune della più diffuse contrazioni informali in inglese, chiamate anche Slang, erano già state spiegate nella prima e nella seconda parte di questo articolo: si trattava di GONNA, WANNA, GOTTA, DUNNO, GIMME, LOTTA, LEMME e KINDA. Se avete dei dubbi su queste espressioni è utile rileggerle.
In questa terza parte ne incontreremo di altrettanto importanti.

La parola GOTCHA è la contrazione di I GOT YOU (ti ho preso).
Per esempio: policeman said “GOTCHA!!” (il poliziotto ha detto “ti ho preso”)

L’espressione OUGHTA è invece la contrazione di OUGHT TO (dovere al condizionale, nel senso di un suggerimento).
Per esempio: you OUGHTA quit smoking (dovresti smettere di fumare)

Caso particolare è WHATCHA che può riferirsi sia al verbo essere sia al verbo avere, quindi può significare sia WHAT ARE YOU, sia WHAT HAVE YOU. L’unico modo per capire a quale dei due è seguire il senso della frase.
Vediamo esempi concreti: WHATCHA going to do about it ? (che cosa hai intenzione di fare al proposito?)
WHATCHA got there ? (che cosa hai li?)

Anche AIN’T può riferirsi sia al verbo essere che al verbo avere, smpre al negativo. Nel primo caso significa am not/are not/is not, nel secondo invece has not/have not.
Per esempio: you AIN’T a friend of mine (tu non sei mio amico)
Oppure: She AIN’T finished her job yet (lei non ha ancora finito il suo lavoro)

Alcune abbreviazioni in inglese ed il loro significato

In un articolo precedente avevamo già parlato degli acronimi in inglese e di quanto fossero diffusi molto più che nella lingua italiana.
In inglese esistono altri tipi di abbreviazioni molto usate specialmente nei messaggi sms (short text messages) dei telefonini: in queste abbreviazioni alcune sillabe vengono sostituite da numeri e lettere con cui hanno una assonanza che le rende simili, ed anche se si scrivono in maniera diversa l’importante è che il suono sia simile.

Per esempio la parola ‘tomorrow’ può diventare ‘2morrow‘, perchè ‘to‘ si pronuncia più o meno come ‘2‘ quindi a intuito si può comprenderne il significato.
Andando poi a comprimere ancora di più le lettere della parola  alcuni arrivano ad usare ‘2moro‘, abbreviando ‘morrow’ in ‘moro’, e tagliando la parte muta, che non viene pronunciata.
Questi ovvimanente sono errori da matita rossa per chi vuole parlare un inglese minimamente corretto, ma è utile sapere cosa significano perchè ormai vediamo queste abbreviazioni ovunque, dai testi delle canzoni, alle emails, ai web forums etc.
La tendenza sembra essere poi quella di usarle sempre di più, visto che anche alcuni tabloids li stanno introducendo addirittura nella carta stampata. Nonostante ciò l’avvertenza è quella di non usarle mai, a meno che non si abbia confidenza con la persona cui si sta scrivendo.

Una tipica sostituzione si ha con il numero ‘8’, che può essere usato in molte combinazioni: ‘gr8‘ (great= grande), ‘m8‘(mate=amico), ‘l8‘ (late=tardi), ‘d8‘ (date=appuntamento,data) oppure ‘w8‘ (wait= aspettare).

Un altra abbrevizione riguarda la lettera ‘U‘ che a tutti gli effetti sostituisce ‘you’. Per esempio: nothing compares to U (niente si può paragonare a te).

Ritornando al primo esempio, con il numero ‘2’ si possono abbreviare anche ‘2day‘ (today=oggi), ‘2nite‘ (tonight=stanotte), ‘wan2‘ (want to=volere), mentre altri esempio sono ‘be4‘(before=prima), ‘ez‘ (easy=facile) e ‘no1‘ (no one=nessuno).

I False Friends: parole inglesi che assomigliano all'italiano, ma hanno significato diverso

I false friends, falsi amici, sono parole inglesi che assomigliano molto all’italiano, ma che hanno un significato completamente diverso. La definizione calza a pennello, e indica come i due termini (inglese e italiano) non devono essere associati, perchè la loro ‘amicizia’ è falsa.
I false friends sono moltissimi, la loro somiglianza può essere sia fonetica che solo scritta ,e per gli italiani (ma anche per gli inglesi che parlano italiano) è facile cadere in trappola: vediamo quali sono i più diffusi.

La parola Addiction non significa assolutamente Addizione, bensì Dipendenza: così drug addiction non è l’addizione della droga, ma la dipendenza dalla droga.

La parola Advice non significa Avviso, ma Consiglio: i’m giving you my advice significa ti sto dando il mio consiglio.

L’avverbio Actually non significa Attualmente, ma Veramente: i’m actually an average teacher significa veramente sono un insegnante medio, non significa sono un insegnante medio attualmente.

Fame, come il titolo originale di un famoso telefilm (Saranno famosi), non ha nulla a che vedere con l’appetito, ma si traduce con Fama: his fame is big significa la sua fama è grande, non che la sua fame è grande.

Pavement non è il pavimento, bensì il marciapiede, e a volte per estensione anche il fondo stradale: cracks in the pavement, sono i crepi sul marciapiede, non sul pavimento.

La parola Tub anche se non si pronuncia come Tubo, può indurre in errore: significa infatti Vasca.
Bath Tub è infatti la vasca da bagno e non il tubo del bagno.

Vacancy è un altro false friend molto diffuso: non significa Vacanza, ma posto libero, sia inteso come posto di lavoro, sia come camera di albergo. There is no vacancy at the Hotel significa che non c’è posto all’Hotel, non che non c’è vacanza.

Di falsi amici ce ne sono ancora moltissimi: di sicuro ne riparleremo e completeremo questa lista prossimamente.

Lezione di grammatica inglese: il passato continuativo (Past Continuous)

Il past continuous, conosciuto anche come past progressive è un tempo del verbo che si usa quando una azione si è svolta nel passato ed ha avuto una certa durata. Descrive una azione che si stava svolgendo in un determinato momento e che non era ancora terminata.
La regola generale per ottenere il past continuous è: was/were + verbo + ING.
Per ex. i was driving my car (stavo guidando la macchina)
In questo esempio c’è una azione che si è svolta nel passato e che ha avuto una durata.

Spesso questa forma si usa per descrivere una azione contemporanea ad un’altra che stava già accadendo. In questo caso l’azione che stava già accadendo e che aveva una durata prende il past continuous, mentre la azione che accade contemporaneamente prende il passato semplice.
Per ex. i was driving my car when i heard the news (stavo guidando la macchina quando ho sentito la notizia).
In questo esempio c’è una azione che si è svolta nel passato, che ha avuto una durata (driving my car), contemporaneamente se ne svolge un’altra che in qualche modo si sovrappone (heard the news), dal punto di vista cronologico.
Quindi l’azione che è partita prima e che si stava ancora svolgendo prende il past continuous, mentre quella che arriva dopo prende il simple past.

Un altro utilizzo del past continuous si ha quando l’azione che era già cominciata nel passato e che stava ancora continuando in un certo momento.
Per ex: at 9 o’clock, i was driving (alle 9 stavo guidando).
In questo esempio l’azione già cominciata ha una durata che comprende un certo momento nel tempo (le ore 9), cioè si stava ancora svolgendo a quell’ora.

Il passato continuativo si usa anche quando si vogliono indicare due azioni che si stavano svolgendo entrambe in maniera continuativa nel passato, allo stesso momento.
Per ex. while i was driving to Manchester she was flying to London (mentre guidavo verso Manchester, lei volava a Londra)

I pronomi impersonali in inglese

Il pronome impersonale è molto usato in italiano, ma non ha un suo preciso corrispettivo in inglese, e può essere tradotto in molti modi a seconda del suo significato.
Esso indica che il soggetto di una frase è generico, indefinito, e nella forma italiana usa la terza persona preceduta da ‘si‘: per esempio, si guarda sempre prima di attraversare la strada.

In inglese per indicare questo soggetto generico viene usatogeneralmente YOU, che diventa appunto un TU impersonale. Per esempio YOU can’t use your mobile on an airplane (non si puo’ usare il telefono cellulare in aereoplano) oppure YOU mustn’t drink and drive (non si deve guidare e fumare).

A volte puo’ anche essere utilizzato ONE, specialmente se la conversazione è formale e gli interlocutori non sono coinvolti nell’azione: per ex. One must know when it’s time to leave (si deve sapere quando è tempo di andarsene).

Sempre restando ad una conversazione formale un altra possibilità è usare il generico PEOPLE, per esempio: healthy people don’t need a doctor (non si ha bisogno del dottore se si sta bene)

Se la conversazione non è formale, oppure se l’interlocutore è coinvolto si può invece usare la forma WE. Per esempio: where do we go now? (dove si va adesso?)

Lezione di grammatica inglese: il presente continuativo (Present Continuous)

Il present continuous, conosciuto anche come present progressive è un tempo del verbo che non esiste nella lingua italiana ed il cui utilizzo può all’inizio risultare ostico. La forma verbale più simile in italiano è il gerundio (scriveNDO, leggeNDO), ma questa non lo definisce completamente.
Esso si riferisce ad azioni che si stanno svolgendo al presente, ma che possono anche essere cominciate MOLTO tempo fa. Per esempio “i’m writing an email” (sto scrivendo una email), “we are building our new house” (stiamo costruendo la nostra nuova casa).
Quest’ultimo è un esempio di un’azione cominciata in un momento del passato, probabilmente non recentissimo, e che sta continuando nel presente.
La regola generale per ottenere il present continuous è: verbo + ING.

La stessa forma del present continuous può anche indicare azioni che si svolgeranno dell’immediato futuro, oppure l’intenzione di fare qualcosa. Per esempio: “i’m going to the cinema tonight” può essere tradotto come “ho intenzione di andare al cinema stasera”, che è molto diverso dal futuro semplice “i will go to the cinema tonight” che invece esprime la certezza di “andrò al cinema stasera”.

Un ultimo utilizzo del present continuous riguarda quando si vuole esprimere qualcosa di fastidioso che si ripete spesso, un abitudine negativa.
Per esempio: “he is always watching tv and never studying” (guarda sempre la tv e non studia mai), oppure “she is often complaining about food” (si lamenta spesso del cibo).

Una lezione di inglese: i comparativi ed i superlativi

Quando un aggettivo all’interno della frase viene usato per comparare  persone o cose allora si usano i comparativi ed i superlativi.
I comparativi in inglese sono usati quando le cose o persone a confronto fanno parte di un insieme relativo, infatti il comparativo viene anche definito relativo.
Il superlativo invece viene usato quando le cose o persone considerate non fanno parte di un insieme relativo, ma sono comparate in maniera assoluta.
Per essere più chiari ci facciamo aiutare da esempi: se dico che la mia macchina è piu bella della tua sto usando un comparativo relativo, perchè sto confrontando due oggetti che fanno parte di un insieme relativo, appunto le nostre due macchine.
Se invece dico che la mia macchina è la più bella, sto usando un superlativo assoluto, perchè non sto confrontando oggetti (o persone) ben definiti, ma sto parlando in generale di tutte le macchine.

Andiamo a vedere come si usano i comparativi ed i superlativi in inglese.
La regola principale riguarda la lunghezza in sillabe dell’aggettivo: se un aggettivo è monosillabico, cioè formato da una sola sillaba, il comparativo si ottiene aggiungendo -ER alla fine , il superlativo si ottiene aggiungendo -EST.
Esempio di comparativo monosillabico: la mia macchina è più bella della tua (my car is nicer than yours).
Esempio di superlativo monosillabico: la mia macchina è la più bella (my car is the nicest)

Questa è la regola base per gli aggettivi monosillabici, quando invece gli aggettivi hanno più sillabe si usano le forme MORE per il comparativo e MOST per il superlativo.
Esempio di comparativo con più sillabe: la sua lezione è più interessante (his lesson is more interesting).
Esempio di superlativo con più sillabe: la sua lezione è la più interessante (his lesson is the most interesting).

Ci sono alcune eccezioni per quanto riguarda gli aggettivi monosillabici, ed alcuni aggettivi si comportano in maniera diversa dalla regola.
Gli aggettivi di una sillaba che terminano con una consonante preceduta da una vocale, come regola oltre ad aggiungere ER e EST, raddoppiano la consonante.
Per esempio l’aggettivo big diventa bigger nel comparativo e biggest nel superlativo.
Un altra eccezione riguarda gli aggettivi di due sillaba che terminano con la lettera y, questi aggettivi nel comparativo e nel superlativo trasformano la y in i, per esempio happy diventa happier e happiest.

Una lezione di grammatica inglese: gli aggettivi ed i pronomi interrogativi

Una lezione di grammatica inglese: gli aggettivi ed i pronomi interrogativi

Gli aggettivi ed i pronomi interogativi in inglese sono:
WHO (chi, quando è soggetto)
WHOM (chi, quando non è soggetto)
WHAT (che cosa / quale)
WHICH (quale)
WHOSE (di chi)

La forma WHO significa CHI, quando ci si riferisce al soggetto della frase, per esempio: WHO ‘s your best friend? (chi è il tuo migliore amico)
La forma WHOM è invece piuttosto rara e suona un pò arcaica, però è giusto conoscerne la regola: si usa WHOM quando non ci si riferisce al soggetto della frase, per esempio: John saw WHOM? (John ha visto chi?).
WHAT significa che cosa oppure quale a seconda del senso della frase, per esempio: WHAT is your name? (come ti cihami?)
WHICH è simile a WHAT, ma è riferito ad una scelta tra più opzioni, ad una lista. Per esempio: WHICH one is your sister? (qual’è tua sorella)
WHOSE significa DI CHI, ma anche LA CUI/IL QUALE.
Esempio con significato DI CHI: WHOSE car is this? (di chi è questa macchina?)
Esempio con significato LA CUI: We saw animals WHOSE ferocity was terrible (vedemmo animali la cui ferocia era terribile)

Lezione di grammatica inglese: i pronomi reciproci

I pronomi reciproci in inglese fanno riferimento a persone o cose che agiscono in maniera reciproca, cioè uno verso l’altro o gli altri.
Ci sono due casi da prendere in considerazione: quando l’azione coinvolge due persone/cose oppure quando l’azione coinvolge più di due persone/cose.

Nel caso in cui la reciprocità riguardi due persone/cose si usa la forma each other, per esempio we love each other (ci amiamo), You and I saw each other at the bar (io e te ci siamo visti al bar).

Nel caso invece in cui la reciprocità riguardi più di due persone si usa la forma one another, per esempio The people in this factory often use one another’s desk (le persone in questa fabbrica spesso usano le sedie degli altri)

Lezione di grammatica inglese: gli articoli partitivi

Gli articoli partitivi indicano una parte indeterminata di un insieme, una quantità che non si conosce esattamente.
In inglese si traducono a seconda del senso negativo, affermativo o interrogativo della frase.
Si usa SOME quando la frase è affermativa, oppure è interrogativa ma ci si aspetta una risposta positiva.
Per esempio: i made some mistakes (ho commesso degli errori), have you got some beer? (hai della birra?)
Si usa ANY nelle frasi negative e nelle interrogative generiche.
Per esempio: there wasn’t any mistake (non c’era nessun errore), is there any chance for a meeting? (c’è qualche possibilità di un incontro?)
Come regola base nella stessa frase non ci possono essere due negazioni, quindi dopo il verbo negativo BISOGNA usare ANY.

La parola Nessuno si traduce in due modi diversi, a seconda se è aggettivo o pronome.
Se è aggettivo si usa NO, per esempio: i’ve got no car (non ho nessuna macchina)
Se è pronome si usa NONE, per esempio: none of your friends (nessuno dei tuoi amici)