Correre in inglese: run ran run

Il verbo correre si traduce in inglese con run ed è un verbo irregolare che viene coniugato al passato con ran ed al participio passato con run.
Ecco alcune frasi di esempio in cui questo verbo viene utilizzato:
we are running the marathon (stiamo correndo la maraton)
we ran faster (siamo corsi più veloci)

Il participio passato viene quasi sempre utilizzato assieme alle preposizioni over e by, ed assume in questi casi i significati diversi di essere investito (run over) o essere gestito/manovrato (run by).
Per esempio: he was run over by a car (è stato investito da un auto)
this shop is run by nice people (questo negozio è gestito da gente simpatica)

Infine l’espressione run after someone significa correre dietro a qualcuno, inseguirlo. Per esempio: did he run after the thief? (è corso dietro al ladro?)

L'ordine dei determinativi in inglese

I determinativi in inglese sono parti della frase che precedono e fanno da riferimento ai nomi. Essi possono essere di tre tipi, ordinati nel modo seguente: Predeterminativi, Determinativi Centrali e Postdeterminativi.
Perciò nel caso due o più di questi determinativi siano presenti all’interno di una frase essi vanno posti, nella maggior parte dei casi, nell’ordine appena indicato.

I Predeterminativi indicano la quantità dei nomi che precedono e principalmente possono essere espressioni come twice (due volte), double (doppio), half (metà), all (tutto) e both (entrambe).

I Determinativi Centrali sono invece tipicamente gli articoli determinati (the)  ed indeterminati (a, an) , i dimostrativi (this, that etc)  oppure gli aggettivi possessivi (my, your, his etc).

Infine i Postdeterminativi sono principalmente i numeri cardinali ed ordinali, compresi anche next (prossimo), last (ultimo) e previous (il precedente).

Facciamo alcuni esempi per chiarire meglio.

Half of the people (metà della gente). Half e’ un Predeterminativo perchè indica la quantità.

Both children (entrambi i bambini). Both e’ un Predeterminativo perchè indica la quantità.

All your love (tutto il tuo amore). In questo caso c’è un Predeterminativo che indica la quantità (all) e che va inserito per primo, seguito da un Determinativo Centrale che è un aggettivo possessivo (your) che quindi va inserito in seconda posizione.

Half those chairs (metà di queste sedie).  In questo caso c’è un Predeterminativo che indica la quantità (half) e che va inserito per primo, seguito da un Determinativo Centrale che è un dimostrativo (those) che quindi va inserito in seconda posizione.

The three mice (i tre topi). Qui c’è un Determinativo Centrale (un articolo) seguito da un Postdeterminativo (il numero tre).

Your next goal (il tuo prossimo traguardo). Qui c’è un Determinativo Centrale (un aggettivo possessivo) seguito da un Postdeterminativo (next).

All previous members (tutti i membri precedenti). Qui infine c’è un Predeterminativo (all) seguito da un Postdeterminativo (previous).

I doppi negativi in inglese

Il modo per esprimere un concetto negativo in inglese è molto diverso dall’italiano e questo è specialmente vero nel caso del doppio negativo, cioè di frasi che contengono due negazioni. Quando questo caso si verifica allora la regola dice che le due negazioni si elidono, cioè la seconda annulla la prima ed il risultato è una frase non più negativa, ma affermativa.
Se per esempio in italiano dico ‘non vanno da nessuna parte’, esprimo un concetto dove le due espressioni negative si sommano rinforzando il concetto espresso.
Questo non succede in inglese dove, come abbiamo detto prima, anzichè rinforzarsi le due negazioni si neutralizzano a vicenda.
Così per tradurre l’esempio dobbiamo scegliere una delle due (‘they aren’t going anywhere‘ oppure ‘they are going nowhere‘) e mai tutte e due insieme.
Per chiarire ulteriormente facciamo un altro esempio traducendo la frase ‘non credere a nessuno‘. Anche in questo caso nella frase italiana sono presenti due forme negative, una sul verbo e l’altra sul complemento, che si rafforzano.
Esattamente come nell’esempio precedente in inglese dobbiamo scegliere soltanto una delle due, a scelta ‘don’t trust anybody‘ oppure ‘trust nobody‘.

Come nota aggiungiamo che esiste una figura retorica che riguarda proprio la doppia negazione. Si chiama Litote (Litotes) e nel suo utilizzo serve per enfatizzare una dichiarazione. Un esempio di Litote è la frase ‘i do not disagree’ (non sono in disaccordo)

Il verbo Dovere in inglese

In molti casi la lingua inglese presenta forme verbali più precise e specifiche rispetto all’italiano, uno di questi riguarda il verbo dovere.
E’ facile infatti confondersi nel tradurre questo verbo, visto che l’italiano ha un ampio spettro di significati che vengono invece coperti in maniera diversa dall’inglese.
Abbiamo spesso notato che la confusione è più probabile quando si tratta della forma verbale negativa (non devo, non devi etc) mentre la forma positiva risulta in qualche modo più intuitiva.
In entrambe le situazioni comunque, per una persona abituata all’italiano Dovere si usa indifferentemente per indicare qualcosa che è (o non è) necessario fare oppure per indicare una proibizione o un obbligo.

Per esempio ‘oggi non devo lavare i piatti’ indica qualcosa che non è necessario fare, mentre ‘a scuola non si deve fumare’ indica un obbligo, una proibizione.
In inglese nella forma negativa questi due significati si traducono con due verbi diversi: quando Dovere definisce una necessità allora si deve usare la forma ‘have to‘ mentre quando si tratta di un obbligo o proibizione si deve usare ‘must‘.
Per esempio: we don’t have to go to school tomorrow (domani non dobbiamo andare a scuola).
Altro esempio: you mustn’t drink if you’re going to drive (non devi bere se hai intenzione di guidare)

In qualche modo, lo ripetiamo sempre seguendo la nostra esperienza, per gli studenti italiani la forma positiva, risulta più immediata perche’ sono gli inglesi stessi ad usare Must e Have to in modo spesso intercambiabile.
Diciamo che nella forma positiva la vera differenza sta nella provenienza interna o esterna del ‘dovere’. Se sono io che impongo a me stesso qualcosa allora usero’ Must, se invece mi viene richiesto da qualcun’altro allora usero’ Have to, anche se come gia’ detto, il confine e’ molto meno netto che nella forma affermativa.
Per esempio: i must clean my teeth (devo lavarmi i denti), in questo caso intendo sono io che impongo qualcosa a me stesso quindi uso Must.
Per esempio: they told me that i have to to take the bus in 5 minutes (mi hanno detto che devo prendere l’autobus tra 5 minuti), in questo caso qualcun’altro mi ha detto cio’ che devo fare percio’ uso Have to.

Come usare 'As Regards' e 'With Regard to' in inglese

Come in italiano la parola ‘Riguardo‘ anche in inglese la parola ‘Regards‘ ha esattamente gli stessi due significati di ‘Riguardo’ (a qualcosa) e ‘Riguardi’ (augurio, come nei migliori riguardi).
Se consideriamo il primo significato ci sono almeno due importanti espressioni in inglese che la contengono e che hanno significato leggermente diverso.

La prima espressione è ‘As Regards‘, che potrebbe essere tradotto in italiano come ‘Rispetto a‘, oppure ‘per quanto qualcuno o qualcosa riguardino’.
La seconda espressione è ‘With regard to‘ che è un sinomino di ‘In regard to‘, le due espressioni sono interscambiabili infatti, e significano piuttosto ‘a proposito di’, ‘in relazione con’.
La distinzione può sembrare molto sottile, per cui è meglio chiarire con esempi:
as regards my bike, you can have it ( per quanto riguarda la mia bici, puoi averla).
The boss wishes to speak to you with regard to being late (il capo vuole parlarti a proposito del tuo ritardo ).

Se consideriamo il secondo significato invece c’è da considerare la formula classica Best Regards, con cui si chiudono le lettere o email e che è traducibile con ‘I migliori riguardi‘.

La differenza tra Who e Whom in inglese

Succede molto spesso che gli inglesi stessi si dimentichino dell’esistenza della parola Whom, sostituendola in tutte le occasioni con Who, ma in realtà questo è un errore perchè c’è una differenza netta tra i due termini: Who viene usato come soggetto della frase mentre Whom come complemento oggetto.

Un trucco da utilizzare per capire quale dei due termini va usato è sostituire Who o Whom con un pronome come he, she, we o they. Se dopo la sostituzione la frase ha ancora senso e suona corretta allora la parola giusta da usare è Who, perchè sostituisce il soggetto della frase stessa.
Se invece dopo la sostituzione la frase non suona giusta allora si deve provare a sosituire Who o Whom con him, her o us: a questo punto se la forma sembra essere più appropriata allora si deve usare Whom.

Ecco un paio di esempi per capire meglio:
The man who is driving my car is my dad (l’uomo che sta guidando la mia macchina è mio papà).
In questo caso Who è il soggetto della frase e può essere sostituito con He. (he is driving)
The man whom i helped is now very happy (l’uomo che ho aiutato è ora molto felice)
Qui invece Whom è un complemento oggetto, non soggetto, e si può sosituirlo con Him (i helped him)

Corsi di inglese online

I corsi di inglese online sono una interessante alternativa per chi non ha la possibilità di frequentare un corso ‘normale’, in una classe o con un insegnante privato. La cosa più importante da capire è che questi corsi non possono però sostituire totalmente l’approccio ‘umano’, essendo la lingua una cosa viva l’approccio migliore è ovviamente quello basato sul dialogo e sulla comunicazione diretta tra persone.

Lo studio scritto e la lettura di articoli, esercizi, traduzioni sono importantissimi e complementari ad un tipo di preparazione di base che deve partire da una esperienza diretta e possibilmente sul campo.
Ma c’è tutto un universo di dettagli, gestualità ed informazioni che non possono stare nei libri o in un sito internet (per quanto noi si faccia del nostro meglio!).
Per esempio se andate a Londra, salite sulla metropolitana ed il controllore vi chiede di mostrare la vostra ‘oyster‘ (ostrica) non sta facendo allusioni a chissacchè, ma si sta riferendo alla ‘oyster card‘, cioè all’abbonamento ai mezzi pubblici… ma questa informazione ovviamente non la trovate in nessun libro di lezioni di inglese.

L’attività che si avvicina di più all’esperienza diretta è quella di guardare i films in lingua originale, possibilmente con sottotitoli, perchè spesso la pronuncia inglese/americana è molto diversa da quella che ci si immagina o che insegnanno a scuola. Esistono molti accenti diversi in inglese, ed ognuno distorce le parole in maniera peculiare, cambiando i suoni ed i fonemi.
Sentendo parlare Sean Connery (Scozzese) e Paul Gascoigne (Newcastle) non si ha l’impressione che stiano usando la stessa lingua di Amy Winehouse (Londra) o di Woody Allen (New York, Usa).

Quindi, quando prendete in considerazione un corso online di inglese, la cosa fondamentale da tenere in considerazione è quanto questo corso offra in termini di comunicazione diretta ed interattiva: esistono esempi di pronuncia di parole? c’è la possibilità di vedere e parlare direttamente, via skype per esempio, con un insegnante madrelingua?
Questi dettagli contribuiranno sicuramente a facilitare il vostro apprendimento e garantiranno della qualità del corso.

Imparare lo slang – Le contrazioni informali in inglese parte seconda (gimme, lotta etc)

Nella prima parte di questo articolo avevamo spiegato il significato alcune contrazioni informali, chiamate anche Slang, che per un non madrelingua possono risultare incomprensibili: GONNA, WANNA, GOTTA e DUNNO.
Ma la lista di contrazioni è lunghissima, e ce ne sono parecchie altre che vengono usate moloto spesso.

Cosa intende Britney Spears quando canta ‘GIMME more’? Con un pò di fantasia si può capire che GIMME è la contrazione di GIVE ME (dammi).
Per ex: GIMME more (dammene di più).

Poi c’è LOTTA, una parola che è un FALSE FRIEND (cioè un FALSO AMICO, una parola che, seppure scritta nella stessa maniera, in italiano ha un significato completamente diverso dall’inglese). LOTTA è la contrazione di LOT OF (un mucchio di).
Per ex: a LOTTA money (un mucchio di soldi)

Un’altra tipica contrazione è LEMME, che significa invece LET ME (lasciami).
Per ex: LEMME go (lasciami andare)

KINDA è abbastanza particolare invece e sta per KIND OF, una espressione che non è facilmente traducibile in italiano, diciamo che si avvicina molto alle espressioni ‘abbastanza’, oppure ‘in qualche modo’.
Per ex: she’s KINDA shy (lei è abbastanza timida)

Una lezione di inglese: Il Condizionale

Il Condizionale in inglese

Il condizionale in inglese esprime, come in italiano, un azione che viene eseguita ‘a condizione che’ un’altra avvenga. Tendenzialmente le frasi con il condizionale cominciamo con if(se) ed esprimono nella prima parte la condizione, mentre nella seconda parte la azione centrale.
Abbiamo quindi:
IF + condizione + azione
per ex. if you see him, please report to the authorities (se lo vedete,  per favore segnalatelo alle autorità)

Ci sono due tipi di sentenze condizionali, e la loro forma grammaticale riflette il senso della frase: il primo tipo riguarda sentenze vere, il secondo situazioni irreali o immaginarie.
Entrambe possono essere coniugate al presente, al passato o al futuro.

Condizionale Presente
In una situazione reale e probabile si usa il verbo al presente sia nella condizione sia nella azione principale.
Per ex:
if you buy that newspaper, please tell me
(se compri quel giornale, per favore dimmelo)
L’azione in questo caso è reale e possibile.

In una situazione irreale o improbabile invece si usa il verbo al passato semplice nella condizione e la forma would+verbo al presente nella azione principale)
Per ex:
if i had time, i would go to the concert
(se avessi tempo, andrei al concerto)
L’azione in questo caso è improbabile.

Condizionale Passato
In una situazione reale e probabile si usa il verbo al passato semplice sia nella condizione sia nella azione principale.
Per ex:
if i played good, i scored
(se giocavo bene, segnavo)
L’azione in questo caso era possibile

Invece in una situazione irreale o improbabile si usa il verbo al passato composto nella condizion, e la forma would have + verbo nella azione principale
Per ex:
if i had been a good player i would have scored
(se fossi stato un buon giocatore avrei segnato)
La condizione è immaginaria ed irreale

Condizionale Futuro
Se la situazione è possibile/probabile si usa il presente nella condizione ed il futuro (sia WILL, sia GOING TO) nella azione principale.
Per ex:
if i study hard, i will pass my exam
(se studio duramente, passerò l’esame)

Se la situazione è irreale ed improbabile si usa il passato semplice nella condizione e la forma would + verbo al presente nella azione principale.
Per ex:
if i went on holiday, i would relax
(se andassi in vacanza, mi rilasserei)

Una lezione di grammatica inglese: il genitivo sassone

Il genitivo sassone è una forma per indicare il possesso, che si può usare in alternativa agli aggettivi possessivi (my, your, his, her etc).
Le regole per il genitivo sassone sono le seguenti:

CASO SINGOLARE:
possessore + ‘s + posseduto (non stiamo ovviamente parlando di esorcismi!).
Per esempio:
Jenny’s pen is beautiful (la penna di Jenny è bellissima)

CASO PLURALE:
possessore + + posseduto
Per esempio:
his brothers’ cars are really old (le macchine dei suoi fratelli sono proprio vecchie)

CASO IN CUI CI SIA UNA LISTA DI POSSESSORI:
lista + ‘s (dopo l’ultimo dei possessori) + posseduto
this is John and his wife’s house (questa è la casa di John e di sua moglie)